Piccola cronistoria personale
Mia figlia un giorno tornando a casa da scuola mi chiede ?
Papà mi vai a prendere un libro in Biblioteca .
Ed io incuriosito gli chiedo , ma di cosa si tratta ?
Ferite a morte , ne abbiamo parlato a scuola e mi piacerebbe leggerlo
Certo , anzi lo vado a comprare , così poi lo leggo anch’io.
Una figlia di 14 anni che mi chiede un libro e il minimo che si possa fare , che comprarlo e devo dire con un certo orgoglio e soddisfazione .
Dopo averlo letto anch’io devo dire che e molto bello anche se l’argomento tratta e molto pesante e di attualità , io lo descrivo con vergogna di essere uomo . Il libro parla di donne , ammazzate , stuprate , violentate …insomma una spirale di violenza verso le donne che non ha niente di umano , ma perpretata da uomini che non sono uomini , e non sono degni di far parte della razza umana , degli essere ignobili .
Questo libro e stato scritto come fossero le vittime della violenza , ovvero le donne morte , come scrivessero la loro storia in prima persona .
Un piccolo spezzone del libro
“Avevamo il mostro in casa e non ce ne siamo accorti, l’ha detto mia mamma agli inquirenti, avevamo il mostro in casa e non ce ne siamo accorti. Era lì che fumava vicino al caminetto e non ce ne siamo accorti, avevamo il mostro proprio in casa e non ce ne siamo accorti, guardava la partita e non ce ne siamo accorti. Ma neanche il mio marito se n’era accorto, dico, lui che aveva proprio il mostro dentro non se n’era accorto, poveraccio, c’aveva sempre da fare, avanti e indietro con il Pandino, anche quando m’ha messo incinta per la terza volta non se n’è accorto. Di figli ne ho solo tre: uno l’ho perso appena nato e l’altro mi è rimasto in pancia sette mesi e non è più uscito. Sono morta prima”.