
Questo bellissimo libro , per quanto parli di cruda realtà , può essere letto da tutti e scritto con la semplicità di un ragazzino , parla in terza persona , una bella storia , giusto per capire una realtà molto pesante , per iniziare voglio riportare le parole di questa donna che hanno fatto il giro del mondo
Rosaria Costa Schifani
È sempre la ragazza di allora, l’icona del dolore e della rabbia, la vedova di ventidue anni salita sull’altare ai funerali del marito per lanciare un appello al perdono che diventò un monito agli uomini di Cosa Nostra. «Io, Rosaria Costa, vedova dell’agente Vito Schifani, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato, lo Stato… chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso. Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro, ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c’è possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare… Ma loro non cambiano, loro non vogliono cambiare»
Uomini senza onore , avete perduto . Avete commesso l’errore più grande perchè , tappando cinque bocche , ne avete aperto cinquanta milioni . Rosaria Schifani
Mia figlia di 14 anni lo ha letto ed lo ha usato come tesina per gli esami di terza media , io me lo sono acquistato per poterlo leggere i nomi sono tutti veri , ma la il lavoro dell’autore e molto bello perchè descrive i fatti come ne parlasse con suo figlio , credo che sia giusto ricordare , per non dimenticare mai , nella speranza che un giorno venga fatta giustizia ma sopratutto giustizia per i giusti.
La prefazione fatta dalla sorella di Giovanni , Maria che descrive questo libro :
Credo che nessun altra parola possa esprimere meglio la mia profonda gratitudine per questo prezioso strumento di trasmissione dei valori per cui si e sacrificato Giovanni . Il mio profondo augurio e che esso continui a circolare tra i ragazzi contribuendo a formare menti critiche e coscienze vigili , che saranno la luce delle azioni di domani . Maria Falcone primavera del 2012
“Gli uomini passano le idee restano restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulla testa di altri uomini” GIOVANNI FALCONE