Solo a metà del 2012 sono più di 80 le donne uccise in Italia dai loro compagni. 137 nel 2011. Una ogni tre giorni. L’autore ha attraversato il paese inseguendo le storie dei tanti maltrattamenti e dei femminicidi . Finalmente la voce di chi subisce violenza possiamo ascoltarla, insieme alle parole degli uomini, quelli che sono stati denunciati: “Avevo paura di perderla. Gliele ho date così forte che è volata giù dal letto…”.
“Qual è allora l’Italia vera, quella dove l’amore è una scelta e le donne sono libere, o quella delle tante case prigione in cui siamo entrati?… Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo” scrive Iacona. È un fenomeno che non si può catalogare tra i fatti borderline. Sono migliaia i casi di violenza silenziosa e quotidiana che si consumano nelle nostre case. “La sera, appena sentivamo il rumore della macchina di lui, io e i bambini entravamo in agitazione; dicevo loro: ‘Mettetevi subito davanti alla tv’.”
Un libro che fa venire i brividi per tutte le donne che non sono state in grado di denunciare le violenze subite dai propri mariti o compagni .Non credo ci sia niente di peggiore sentire e leggere di questi casi , a me si raggela il cuore , ed io sono un uomo anche se ora mi vergogno di esserlo. Un grande libro perchè le morti di tutte quelle donne vittime di violenza non passi innosservato e venga preso come un gravissimo problema per poter fermare questa strage.